SINDROME DA DISFUNZIONE MENISCALE DELL’ADULTO
La degenerazione delle cartilagini articolari, inclusi i menischi, è un processo parafisiologico dell’adulto, che esita in artrosi nella terza età. Tale fenomeno comporta un indebolimento del tessuto cartilagineo, che perde significativamente le capacità di risposta al carico e la flessibilità. Nel momento in cui il menisco parzialmente degenerato, cede agli insulti da sovraccarico (ad esempio dopo una camminata prolungata o una corsa), viene parzialmente estruso dall’articolazione e il condilo femorale ed il piatto tibiale, perdono l’ammortizzazione reciproca andando a sovraccaricare a loro volta le strutture ossee al di sotto della cartilagine (osso subcondrale).
Questa patologia risulta decisamente invalidante, dal momento che il carico sul ginocchio, e quindi anche una normale camminata, risulta impedita o limitata dal dolore. Il dolore si concentra maggiormente in uno dei compartimenti del ginocchio, più spesso in sede mediale. Attività come salire e scendere le scale diventano pressoché impossibili ed il paziente è costretto al riposo.
Il trattamento inziale prevede la deambulazione con due stampelle, per evitare il carico sul ginocchio, e l’utilizzo di alcune misure per garantire il ripristino della calcificazione dell’osso edematoso. Tra queste figurano la magnetoterapia, l’utilizzo di bifosfonati e vitamina D. Inoltre, un ciclo di infiltrazioni intrarticolari di acido ialuronico migliora la viscosità articolare, evitando anche di peggiorare la degenerazione cartilaginea.
No, se la terapia conservativa risulta efficace, non è necessario alcun intervento chirurgico. Tuttavia, considerata la lunga durata del trattamento (circa 3 mesi), recentemente si stanno sviluppando tecniche per la ricalcificazione immediata dell’osso edematoso. Tra queste vi è la subcondroplastica, che prevede l’iniezione di sostituti minerali ossei, direttamente nel sito della lesione, con recupero pressoché immediato della funzione di carico ed eliminazione del dolore.