FRATTURE DEL FEMORE PROSSIMALE
Una frattura prossimale di femore interessa il terzo prossimale dell’osso e la sua estensione varia in base al tipo di trauma.
Il paziente che ha una frattura del femore prossimale avverte un dolore intenso nella regione della coscia ed a livello inguinale ad ogni tentativo di flettere o ruotare l’anca. In alcuni tipi di frattura l’arto affetto potrebbe essere accorciato ed il piede ed il ginocchio extraruotati.
Alcuni tipi di fratture possono essere considerati stabili e quindi possono essere gestiti con un trattamento conservativo. Esse devono essere monitorate sia radiologicamente per evitare eventuali complicanze come l’instabilità o la scomposizione dei frammenti. Sono candidati al trattamento conservativo anche i pazienti che per condizioni cliniche generali non ottimali non possono essere sottoposti ad anestesia e quelli non autosufficienti nella deambulazione già da prima del trauma.
La decisione dell’ortopedico di trattare chirurgicamente questo tipo di fratture dipende principalmente dall’area e dal tipo della frattura. In base a questo potranno essere effettettuati diversi tipi di interventi con mezzi di sintesi che vanno dalla sintesi percutanea, alla sintesi con chiodo fino all’utilizzo di endorptoesi o protesi totali di anca.