ARTROSI DEL GINOCCHIO
L’artrosi è una patologia degenerativa, che coinvolge maggiormente quelle articolazioni gravate dal carico, specialmente il ginocchio. Si manifesta a partire dai 50 anni, ma non sono esclusi casi di artrosi precoce. Si tratta di un progressivo assottigliamento e perdita della funzione della cartilagine che induce nel tempo una diminuita risposta ai carichi e una scopertura dell’osso subcondrale, con severo dolore e limitazione funzionale. Recentemente si è studiato l’aspetto infiammatorio di questa patologia, la cui genesi coinvolge numerose citochine e mediatori infiammatori.
L’artrosi di ginocchio ha un severo impatto sulla vita quotidiana, limitando notevolmente le attività in cui è richiesto il carico sul ginocchio. Il dolore si presenta soprattutto durante la camminata, la salita e discesa delle scale e se si pratica attività sportiva. Spesso al termine della giornata o dopo una attività prolungata si riscontrano gonfiore e rigidità dell’articolazione. Inoltre, dato il carattere infiammatorio della malattia, non è infrequente che il dolore persista anche nelle ore notturne, disturbando il riposo.
Sono numerosi i trattamenti non chirurgici che si adoperano di routine per prevenire e ritardare la degenerazione articolare. Prima fra tutti, la supplementazione orale con prodotti che integrano il fabbisogno alimentare di componenti naturali della cartilagine, aiutano a mantenere il trofismo dell’articolazione. Inoltre, la terapia infiltrativa con acido ialuronico aiuta a mantenere la viscosità del liquido sinoviale, evitando l’eccessivo attrito tra le superfici articolari degenerate. Negli ultimi anni, l’attenzione scientifica si è concentrata su trattamenti infiltrativi di tipo biologico, che includono il gel piastrinico ed i concentrati di cellule staminali, che inducono un parziale, ma efficace, ripristino della integrità biologica del tessuto cartilagineo.
Dato il carattere degenerativo della patologia, purtroppo si arriva molto spesso ad un grado di artrosi (Grado IV su IV) che richiede l’intervento chirurgico. Tale quadro di artrosi severa, si ha quando la cartilagine articolare scopre totalmente l’osso, lasciando le superfici ossee a contatto tra di loro. Dal momento che l’osso subcondrale è riccamente innervato, ciò esita in una sintomatologia dolorosa molto intensa. L’intervento di sostituzione protesica risolve efficacemente sia i sintomi meccanici che quelli dolorifici, con un minimo impatto per il paziente, limitato al periodo post-operatorio e di riabilitazione. Inoltre, l’utilizzo di protesi monocompartimentali di ultima generazione, permette la sostituzione di singole porzioni dell’articolazione, con un approccio chirurgico mininvasivo.